Ortodonzia: che cos’è, e perché è importante fin dalla tenera età
L’ortodonzia è il ramo odontoiatrico che si occupa dello studio e della cura delle anomalie di sviluppo della dentatura, delle ossa della faccia e della muscolatura annessa.
Quando effettuare una visita ortodontica?
Una prima visita ortodontica è consigliabile tra i 3 ed i 6 anni di età, al fine di valutare se la struttura scheletrica della bocca si stia sviluppando correttamente o no. Non è così importante in questa fase preoccuparsi del buon allineamento dei denti, perchè l’obiettivo primario è quello di intercettare un’eventuale crescita scorretta a livello osseo, eventualmente correggendola con un trattamento di tipo funzionale. In assenza di particolari problematiche di sviluppo osseo, il trattamento ortodontico finalizzato ad un buon allineamento dentale si esegue, quando necessario, a partire dai 9-12 anni, a seconda del sesso del paziente e della situazione clinica. Non esistono limiti di età per sottoporsi ad un trattamento ortodontico, è importante però sapere che in soggetti adulti gli obiettivi e le finalità saranno del tutto differenti, come di conseguenza i risultati ottenibili. Ecco il motivo per cui è consigliabile sottoporre precocemente il piccolo paziente ad una visita ortodontica, sapendo che un buon allineamento dentale, unito ad un armonioso sviluppo scheletrico, rappresentano un elemento fondamentale nella prevenzione di alcuni disturbi ( ad es. mal di testa, mal di collo, mal di schiena ) che spesso affliggono l’adulto e che possono essere la conseguenza di una scorretta masticazione.
Quali strumenti utilizza l’ortodontista?
A seconda del caso clinico può utilizzare:
– dispositivi ortopedico facciali, mobili o fissi (come ad esempio gli espansori palatali, le trazioni extraorali, i morfocorrettori e gli attivatori) che modulano la crescita ossea e che dimostrano la loro maggiore efficacia nella fase evolutiva.
– dispositivi ortodontici per modificare la posizione dei denti. Tali strumenti possono essere fissi (attaccati direttamente alla superficie dei denti attraverso l’utilizzo di attacchi brackets) oppure mobili (attraverso l’utilizzo di mascherine trasparenti).